La Tampografia, anche chiamata stampa a tampone (in inglese Pad Printing), è un procedimento di stampa indiretto che consiste nel trasferimento di un inchiostro tramite un piccolo tampone (solitamente in silicone) sulla superficie di stampa. La tampografia è usata soprattutto per la stampa dei gadget pubblicitari come le penne personalizzate.
Questo procedimento, figlio della serigrafia e del stampa con rotocalco, nasce ne l'800 da antichi orologiai svizzeri. La Tampografia, infatti, appare per la prima volta come metodo inaspettatamente utile ed efficace per la stampa sui quadranti degli orologi e, nonostante la popolarità di altri metodi più affermati (all'epoca), si impone, in meno di due secoli, nel mondo della stampa e diviene il processo più raffinato e usato.
Il processo è diverso da quello serigrafico: la serigrafia, infatti, consiste (in parole povere) nell’inchiostrare un telaio posto sopra il tessuto da personalizzare attraverso l’uso di una spatola che funge, fondamentalmente, da pennello.
Nel caso della Tampografia, invece, un tampone in silicone, comandato da un macchinario, viene pressato su una lastra, precedentemente intagliata e inchiostrata (con il logo, l’immagine o la grafica richiesta). Successivamente, il tampone verrà impresso sull'oggetto da personalizzare, trasferendo, di fatto, l’immagine acquisita tramite il primo passaggio.
La tampografia è, da molti anni, il metodo migliore per stampare su superfici non piane. Nonostante possa essere impiegata per qualsiasi tipo di stampa (e su qualsiasi tipo di oggetto), viene principalmente impiegata su supporti rigidi e semirigidi di piccole dimensioni, difficilmente “raggiungibili” da altri metodi. Generalmente, infatti, viene scelta lì dove è richiesta una qualità di stampa superiore, ove il supporto risulti troppo piccolo e non di facile impressione da parte della più classica stampa serigrafica.
La sua utilità e gli ottimi risultati ottenuti da questa tecnica l'hanno resa quella più utilizzata per la stampa su oggetti di uso comune come tazze da caffè, manopole di forni, radio e televisori, telecomandi, telefoni, quadranti di orologi, tastiere, monitor, montature di occhiali, scarponi da sci, flaconi per cosmetica, frontali di lavatrici.